Sono nata…
Sono nata con la vocazione dell’ insegnante, con il vizio della poesia e l’arte della didattica. Era inevitabile divenire quello che già ero, maturando la qualità della fedeltà.
Un alunno di terza media, durante il tempo della scuola, ebbe a definirmi un “allenatore”. Un’alunna, invece, incontrata recentemente in palestra, non l’avevo mai più vista dopo l’esame di licenza, subito mi presentò come” la domatrice di leoni”. Un’altra alunna, ricordando, dopo un quarto di secolo, gli anni della scuola media, così scrive: “Cara maestra, maestra di vita, grazie per tutto ciò che mi ha permesso di scoprire dentro di me e per avermi permesso di essere ciò che sono”.
Una signora, durante la sua partecipazione ad uno dei miei corsi, aveva scritto “il nostro è un gruppo eterogeneo, ma coeso, una simpatica armata Brancaleone, piena di stupore, allegria e buona volontà. Non so se scriverò meglio, in compenso mi diverto moltissimo. Merito di Rita che mi sembra, e lo dico con ammirazione, “Brancaleone da Norcia””.
Quanto a me, mi definirei piuttosto un lupo, quel particolare tipo di lupo di cui si è soliti dire “perde il pelo ma non il vizio”.
Un vizio, che ho voluto rendere contagioso, contaminando tutti, e per primi gli alunni a me affidati, con il germe della poesia .
L’ho fatto con scienza, coscienza e determinazione, dedicando tutto il mio percorso professionale e personale a ricercare, sperimentalmente, la didattica più efficace fino a che non ho scoperto, meraviglia delle meraviglie!, la magia del silenzio creativo da cui solo sgorga la POESIA dell’ESSERE.
Di me non c’è altro da dire se non che dedico questo sito a tutti coloro che in un modo o nell’altro sono stati miei allievi, perché abbiano a ritrovare nel loro cuore il seme comune, si riconoscano fratelli, si sentano uniti e accolgano ognuno il mio GRAZIE.
A tutti gli altri, visitatori occasionali, propongo un test: osservare la foto, che mi ritrae insieme al piccolo neonato dormiente, e individuare tutte le tracce che portano alla POESIA.
Chi le trova, non ha bisogno di aprire le altre pagine del sito, se non per avere una conferma delle sue supposizioni, chi invece rimane in un atteggiamento di semplice curiosità e non vuole ancora affrontare la prova sappia che prima o poi, in qualsivoglia forma o dimensione, mi incontrerà, chi vuole far parte dell’”Armata Brancaleone” non ha che da dirlo, a chi invece è stanco, distratto, indifferente e amareggiato dico con slancio: la felicità spesso è “sotto la tazza capovolta”.
A tutti il mio abbraccio…